antonio-marras-2016-17

“ANTONIO MARRAS LEGGE LA FOLLIA DI ADÈLE HUGO”

Da: primapaginareggio.it

http://www.primapaginareggio.it/antonio-marras-legge-la-follia-di-adele-hugo/

“La donna, come inesauribile fonte di ispirazione per gli stilisti, è da sempre un mantra che si ripete ad ogni stagione. Ci sono marchi che hanno fondato la propria cultura creativa sulla femminilità più assoluta e hanno realizzato collezioni con l’unico obiettivo di esaltarla al meglio.
Dalla letteratura all’arte, dal cinema al teatro, la personalità e l’eleganza della donna per la moda sono state il punto di partenza per raccontare storie coinvolgenti o proporre immaginari in cui il pubblico potesse identificarsi. Forse il fascino di leggere e interpretare questa ispirazione sta proprio nella possibilità di scovare racconti sempre nuovi da mettere in scena e nella certezza di non incorrere mai nella banalità.
È su queste orme che Antonio Marras ha scelto Adèle Hugo per progettare una collezione che lui stesso ha definito un “elogio alla follia”. Un amore non corrisposto per il Tenente Pinson portò la giovane figlia dello  scrittore Victor Hugo alla pazzia assoluta, all’abbandono di sé in un manicomio fino alla morte nel 1915. Sembra strano che possa esserci qualcosa di affascinante in una storia così irrazionale, eppure lo stilista italiano ha colto dietro l’esagerazione folle di Adèle la travolgente intensità di sentimenti che muove il cuore e la mente della donna romantica e appassionata.
La collezione, che ha sfilato a Milano  in occasione delle presentazioni per la stagione Autunno/Inverno 2016-17, riflette questo stato d’animo tormentato attraverso un’atmosfera cupa con lunghi cappotti scuri e ricami in pizzo, velette nere che coprono lo sguardo, inserti in pelle e completi dal taglio maschile. Il rigore degli abiti in cui è rinchiuso il corpo delle modelle è la mente che blocca e ingabbia i pensieri della giovane protagonista.
La fantasia dello stilista legge e percepisce l’intensità di questi pensieri, sconvolgendo e riscrivendo il finale della storia di Adèle Hugo: tra le terre della Sardegna e nell’amicizia con la scrittrice Grazia Deledda, Antonio Marras immagina la giovane trasformare la propria follia in un romanticismo soave e audace, con abiti leggeri, stampe floreali, colori accesi e decorazioni insolite, fino a chiudere questo percorso  “uscendo di casa” con un pigiama di seta e una coperta rosso fuoco sulle spalle, senza alcuna inibizione, senza alcun timore dei giudizi della gente. Il bianco sostituisce il nero, la luce sostituisce il buio, la pazzia che prima era un tormento ora diventa creatività.
È proprio questa libertà espressiva a confondersi con l’immaginazione e a dare spazio ai pensieri, ai sogni, ai sentimenti nelle loro forme più intense. Anche a costo di perdere la percezione di sé.”
Nina Mulas

"ANTONIO MARRAS LEGGE LA FOLLIA DI ADÈLE HUGO"admin
00
Privacy Policy