“E’ del 1945 la sua prima mostra personale, Carol Rama è già conosciuta e apprezzata nei più interessanti luoghi della cultura internazionale, le sue opere hanno già fatto parlare di sé per il lavoro per il lavoro ribelle e per la scelta crudele dei materiali usati. Mostre pubbliche, come la sala personale alla 45° Biennale di Venezia nel 1993 e l’antologica allo Stedelik Museum di Amsterdam (1998, poi all’ICA di Boston), la portano, finalmente, all’attenzione del pubblico internazionale.
Il grande riconoscimento arriva nel 2003, quando le viene conferiti il Leone d’oro alla carriera in occasione della 50° Biennale di Venezia. Nel 2004 anche la sua città natale le dedica un’ampia antologica presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino (poi al Mart di Rovereto e al Baltic Museum di Gateshead). Seguono altre importanti mostre, tra le quali, nel 2006, “Trama doppi” al Alghero in Sardegna (una personale di Carol Rama interpretata da Antonio Marras) e nel 2008 la mostra antologica di Carol Rama al Palazzo Ducale di Genova.”
“Da diversi anni un’amicizia lega Antonio Marras all’artista torinese, coraggiosa e scomoda. Accomuna i due l’accumulo di memorie e di oggetti, di attrezzi e di vecchi materiali, di foto e di vite passate. Questo è un nuovo incontro tra Carol e Antonio, nella necessità di non volersi perdere di vista, di voler continuare un dialogo nato tanto, tanto, tanto tempo fa… come in una fiaba, come in un bosco incantato in cui la fata, travestita da strega, incontra il poeta travestito da fanciullo…”
FAM